… e tu di che cronotipo sei?

Esiste una scienza, la cronobiologia, che studia i meccanismi e i comportamenti dell’uomo e degli animali in relazione al tempo, ovvero studia i ritmi che regolano i sistemi biologici. Quello che risulta evidente è che esiste una preferenza circadiana individuale, definita cronotipo -una sorta di orologio biologico-, che può essere orientata prevalentemente alle ore mattutine o a quelle serali.

Pasto ricco, mi ci ficco! Una breve guida per sopravvivere ai banchetti natalizi

Numerosi studi hanno dimostrato che mangiare fuori casa (non solo durante le feste) non sempre ci aiuta a seguire una dieta bilanciata: pare infatti essere associato ad un maggiore apporto energetico, un minor consumo di frutta e verdura, una peggior qualità complessiva della dieta sia dal punto di vista degli alimenti consumati che dei nutrienti.

L’alimentazione nella prevenzione del diabete di tipo 2

Il 14 novembre si è celebrata la giornata mondiale del diabete, una delle malattie metaboliche più diffuse nel mondo. Il diabete di tipo 2 rappresenta il 90% dei casi. Si può prevenire il diabete di tipo 2? E attraverso quali attenzioni?

Notti magiche inseguendo un REM

Sapevate che nel Medioevo gli uomini dormivano seduti? Questo per favorirne la digestione e attenuare gli effetti del reflusso gastro-esofageo di cui soffrivano molte persone. Diversi studi hanno indagato il ruolo dell’alimentazione nella qualità del sonno, proprio per comprendere se determinate abitudini dietetiche fossero correlate ad una migliore o peggiore igiene del sonno. Da questi emerge una stretta relazione tra sonno e dieta.

Tuffiamoci in una tazzina di caffè

Il caffè non si limita ad essere una delle bevande più amate dagli italiani e l’elemento centrale della pausa dalle nostre attività quotidiane, ma può rappresentare un’esperienza sensoriale importante. Abbiamo intervistato la dott.ssa Fosca Vezzulli, una delle poche persone al mondo a possedere delle certificazioni di altissimo livello per la valutazione della qualità del caffè mediante analisi sensoriale, per cercare di comprendere fino in fondo il valore di una tazzina di caffè.

W la pasta!

Il 25 ottobre si è celebrata la giornata internazionale della PASTA: alimento identitario della cultura italiana, conosciuto e consumato ormai in tutto il mondo e ingrediente principe dei primi piatti della nostra cucina Mediterranea. Ciò che ormai risulta chiaro dalle ricerche scientifiche condotte è che la modalità in cui la pasta viene prodotta, ovvero il processo tecnologico applicato, gioca un ruolo fondamentale nel definire la qualità nutrizionale di questo alimento.

Il gusto: come si sviluppa e quali fattori possono influenzarlo?

Le preferenze alimentari nei bambini non si riducono ad un semplice “mi piace” o “non mi piace”, ma sono diversi i fattori che determinano l’accettazione o il rifiuto di un nuovo alimento o la possibilità che proverà ad assaggiarlo nuovamente. Esistono alcune semplici strategie per favorire un corretto sviluppo del gusto nei bambini. Scoprile nell’articolo!

Corrette abitudini alimentari e ambiente di lavoro

Dal momento che l’ambiente di lavoro è un luogo in cui viene trascorsa una buona parte del proprio tempo è importante mantenere o adottare abitudini alimentari salutari. Perché ciò avvenga è indispensabile che non solo il lavoratore singolo si impegni in questa direzione, ma il contesto occupazione complessivo favorisca l’adozione di corretti stili di vita.

Bianco come il latte o come una bevanda vegetale?

Non è più possibile parlare di latte di origine vegetale (es. soia, riso, mandorle etc.), perché latte è termine riservato al solo prodotto di origine animale. Quei prodotti, dove una volta il sostantivo “latte” si abbinava ad alimenti di origine vegetale, ora la Legge impone vengano chiamati “bevande vegetali”. Ma quali sono le differenze?

Gli energy drinks sono la bevanda dei giovani?

In un’indagine svolta sulla popolazione italiana del sud Italia è stato dimostrato che solo il 13% dei ragazzi intervistati (15-19 anni) era consapevole che bere energy drinks era come bere caffè, mentre per la maggior parte del gruppo (56,9%) era equivalente a bere bevande gassate o bevande per la reintegrazione dello sportivo.