Etichetta alimentare: saperla leggere per saper scegliere
L’etichetta e la confezione di un prodotto alimentare rappresentano i principali strumenti che le aziende utilizzano per comunicare con i consumatori al momento dell’acquisto. Negli ultimi anni, i messaggi che i produttori riportano sulle confezioni degli alimenti sono aumentati in modo drastico, al fine di informare i consumatori circa le caratteristiche del prodotto e la loro qualità nutrizionale. Questo fenomeno, positivo per l’intento di generare conoscenza e consapevolezza nel consumatore, in alcuni casi può suscitare più confusione che informazione negli acquirenti, che si ritrovano a destreggiarsi tra messaggi, immagini e dichiarazioni di vario tipo.
Da anni, la Commissione Europea regola sia le informazioni che devono essere obbligatoriamente apposte sulla confezione dei prodotti alimentari, come la lista degli ingredienti e la dichiarazione nutrizionale, sia tutte le altre dichiarazioni facoltative, come quelle relative a specifiche caratteristiche nutrizionali e sulla salute (come i famosi claim nutrizionali e salutistici)
Questi messaggi che le aziende possono utilizzare per informare correttamente il consumatore su alcune caratteristiche specifiche del prodotto, purtroppo, possono diventare uno strumento mal interpretato dai consumatori, che spesso hanno la tendenza a scegliere i prodotti che vantano queste dichiarazioni, sovrastimandone la qualità complessiva.
Questo fenomeno ha rappresentato il punto di partenza di una serie di ricerche condotte dal gruppo di ricerca della SINU giovani -Società Italiana di Nutrizione Umana- che da anni lavora sul progetto FLIP – Food Labelling of Italian Product-, uno studio che ha come obiettivo primario quello di valutare la qualità nutrizionale di diverse categorie di prodotti alimentari preconfezionati venduti sul mercato Italiano in relazione alle numerose dichiarazioni riportate sui prodotti.
Il progetto FLIP prevede l’analisi dei prodotti preconfezionati di diverse categorie venduti su siti di e-commerce dei maggiori supermercati e ipermercati italiani. Per ogni prodotto sono raccolte informazioni come la dichiarazione nutrizionale, la lista degli ingredienti, la presenza di claim nutrizionali e/o salutistici e tutti i messaggi e le immagini che sono riportati sulla confezione dei prodotti.
Grazie a questo progetto si è potuta fare una “fotografia” della qualità nutrizionale di diverse categorie di prodotti venduti sul mercato italiano come pane, pasta, sostituti del pane, cereali per la colazione, biscotti, sostituti della carne e bevande vegetali.
I risultati emersi dagli studi condotti ad oggi, nel contesto di questo progetto, mostrano che le caratteristiche nutrizionali dei prodotti sono spesso eterogenee, indicando l’importanza di saper scegliere correttamente gli alimenti anche all’interno delle specifiche categorie di prodotto. Inoltre, è chiaramente emerso che un prodotto che vanta claim salutistici e/o nutrizionali (per esempio: “ricco in fibra” o “a basso contenuto di grassi”) non sempre presenta un profilo qualitativo nutrizionale complessivo migliore rispetto ad un prodotto della stessa categoria che non presenta queste dichiarazioni. Risulta quindi fondamentale saper leggere le informazioni presenti in etichetta, non soffermandosi soltanto su alcune dichiarazioni che i produttori hanno voluto evidenziare sul packaging del prodotto (seppur utili!), ma abituandosi a confrontare le etichette dei prodotti per poter scegliere l’alternativa complessivamente migliore tra l’offerta presente in commercio.
I risultati di questo progetto evidenziano quindi, ancora una volta, quanto sia importante educare il consumatore a saper interpretare correttamente le informazioni nutrizionali riportare in etichetta, per poter fare le scelte migliori, ma soprattutto consapevoli al momento dell’acquisto.
Redatto da: Rossella Dodi
Biologa nutrizionista
Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali
Università Cattolica del Sacro Cuore