Pasta & bufale

La pasta è uno dei prodotti alimentari più rappresentativi del nostro panorama gastronomico e, insieme ad altri ricchi in carboidrati, si pone alla base della piramide della dieta considerata sana per eccellenza: la Dieta Mediterranea.

Negli anni, numerosissimi falsi miti, che popolano il web e i media, stigmatizzano il consumo di alimenti ricchi in carboidrati come pane, riso, pasta o cereali. Troppo spesso anche la pasta è messa sotto i riflettori per la sua presunta capacità di far ingrassare le persone. È importante, quindi, porre l’attenzione su quello che la scienza ci suggerisce a riguardo. È infatti ampiamente dimostrato che non sia il consumo di alimenti ricchi di carboidrati ad incidere sull’aumento di peso corporeo, ma piuttosto l’eccessivo introito di energia (“calorie”) dall’alimentazione.

La pasta presenta un buon profilo nutrizionale in cui l’energia apportata deriva principalmente dai carboidrati detti “complessi”, ovvero l’amido, in parte dalle proteine e inoltre contiene minerali, vitamine tipici del frumento. Ciò che caratterizza la pasta rispetto alle altre fonti amidacee incluse nel gruppo alimentare di “cereali, derivati e tuberi” e alternative ad essa da un punto di vista dietetico, è la sua capacità di innalzare la glicemia dopo il pasto in modo più contenuto rispetto ad altri alimenti come per esempio riso o patate. Questo dipende dall’amido “lentamente digeribile” presente nella pasta che ne fa un alimento a basso indice glicemico.

È vero, quindi, che la pasta fa ingrassare?

La pasta rappresenta un’ottima soluzione a tavola che non va ad incidere sull’aumento del peso corporeo, a patto che venga consumata in un regime alimentare corretto ed equilibrato, come quello della dieta Mediterranea. Studi scientifici indicano chiaramente che includere la pasta nel contesto di una sana alimentazione non faccia ingrassare. Addirittura, alcuni studi indicano che la pasta inclusa in regimi ipocalorici (diete per dimagrire) o a basso indice glicemico possa contribuire a perdere peso. Questo dimostra chiaramente quanto non sia la pasta l’elemento critico a tavola per il controllo del peso corporeo, ma piuttosto la dieta globale.

Certo è, che il consumo di pasta deve essere contestualizzato in un regime alimentare equilibrato che la includa con porzioni e frequenze di consumo corrette.

L’ultimo punto critico da tenere in considerazione quando si parla di pasta e peso corporeo è il condimento. Via libera alla pasta condita con verdure, legumi, pesce e carne, ma attenzione a non esagerare con i grassi che si aggiungono. Se l’aumento di peso dipende dall’eccessivo introito di energia, porre attenzione ai condimenti che si aggiungono alla pasta risulta fondamentale per evitare che la pasta possa farci ingrassare sul serio.

Redatto da: Margherita Dall’Asta
Professore e Ricercatore Scienze Dietetiche Applicate
Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali
Università Cattolica del Sacro Cuore